La storia si snoda dentro la sua Caltanissetta e vede
Antonio La Mattina come protagonista. Tutto parte da un incubo. Antonio sogna
un suo conoscente, Gheppio, morto qualche mese prima, che lo cerca per
consegnargli una scatola. Al risveglio, spinto da un'insolita curiosità per
quello che sembra un sogno premonitore, decide di contattare Giuseppe, il
figlio di Gheppio. Giuseppe avrebbe dovuto, infatti, consegnare una certa
scatola al primo dei suoi amici che avesse chiesto sue notizie. Ma cosa c'è mai
in questa scatola? Quel che è certo è che il contenuto costringe Antonio ad
attingere a tutte le sue risorse per svelare ciò che adesso si propone come un
mistero su cui fare luce: Gheppio è davvero morto? Ed ecco cominciare per il
protagonista una sorta di corsa contro il tempo e l'ignoto e la sua esistenza,
fino ad allora tranquilla, essere pervasa da eventi a prima vista inspiegabili.
Ed è anche tramite la soluzione di alcuni enigmi che Antonio dovrà condurre la
sua ricerca per far luce sull'amico scomparso mentre, ad alleggerire la
tensione della storia, c'è spazio per stralci di vita quotidiana vissuta
assieme all'amata Roberta. L'autore porta in tal modo il lettore ad
appassionarsi ad una vicenda dove anche il diavolo pare ci metta del suo, tra
riferimenti storici e suggestive descrizioni di luoghi, anche quelli più
segreti, come gli antichi cunicoli sotterranei della città che i tre si
ritrovano ad esplorare nella loro ricerca. E a rafforzare la suspense non a
caso i protagonisti, con una gran dose di coraggio, partono da una cappella
gentilizia del cimitero "Angeli" per scendere nelle viscere della
città per quello che si augurano essere un viaggio di andata e ritorno, come
recita il titolo.
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